La storia

Il Consorzio nasce nel 2004, quando Genova viene eletta Capitale Europea della Cultura, evento di cui è orgogliosamente rimasto l’ultimo testimone. Nasce ispirato dal tema del viaggio, e ad altre non avrebbe potuto ispirarsi, se non alla figura di Santa Limbania, fanciulla che, appena dodicenne e già promessa ad uno sposo che non ha scelto, coraggiosamente decise di fare una scelta. Eroina femminista ante litteram, consapevole di tutto ciò che sarebbe avvenuto e confortata dalla fede e da eventi prodigiosi, intraprese il viaggio che la portò dall’isola di Cipro a Genova, città nella quale fu accolta dalle sue consorelle nel convento benedettino di S. Tomaso: qui trascorsi i suoi giorni nella preghiera, nella penitenza e nel raccoglimento più assoluti. Già dopo la sua morte si sparse la sua fama di santa e le vennero attribuite miracolose virtù, delle quali restano a testimonianza – oltre ad una calata del porto – le chiese a lei dedicate. Sono proprio questi edifici religiosi a delimitare il “cammino” dal quale il nostro Consorzio prende nome.

La prima di queste chiese si trova nell’omonima piazza, all’estremo ponente di Voltri, proprio vicino alla foce del torrente Cerusa. Da lì si snoda l’antica via del sale che collega questo tratto di Liguria con il Piemonte, sino ad arrivare all’altra chiesetta costruita su un’erta di Rocca Grimalda. Particolare menzione merita l’edificio religioso di Voltri, per tanto tempo trascurato ed ora riportato alla sua meritata dignità grazie alla Confraternita dei Turchini, che lo hanno restituito al culto e ne hanno sapientemente curato il restauro, rendendolo particolarmente suggestivo per i visitatori. Ed è proprio da questo luogo che parte il cammino dell’Associazione, di cui fanno parte enti istituzionali disseminati lungo il percorso, un tempo praticato da mulattieri e viandanti che, insieme ai marinai e ad altri viaggiatori, eleggevano la santa a loro protettrice. A testimonianza di ciò si può notare, nella chiesetta di Voltri, un’immagine lignea della fanciulla con indosso i paramenti dell’ordine: nella mano destra, si nota una sorta di spazzola con punte in metallo, oggetto per molto tempo ritenuto strumento di penitenza. In realtà, ad un più attento esame, esso risulta essere, molto più prosaicamente, un arnese con il quale i mulattieri curavano il pelo dei propri animali. Ogni anno il percorso è praticato da un manipolo di coraggiosi volontari, che in tre giorni ricalcano fedelmente la strada che, un tempo, faticosamente vedeva il transito del sale e di altre merci caricate sui basti dei resistenti equini. Ovviamente, al giorno d’oggi le merci e i mezzi di trasporto non sono più quelli di un tempo, dei quali è rimasto un ricordo più o meno vago: ecco che il recupero di questa memoria diventa uno degli obiettivi principali delle attività consortili.

Dell’Associazione non fanno parte soltanto i Comuni o gli enti istituzionali dell’entroterra, ma anche produttori e singoli cittadini. L’adesione al Consorzio è libera e gratuita: per diventare soci, basta rivolgersi alla sede sociale (in Piazza Bignami 4, secondo piano del Municipio di Pra’) o contattarci agli indirizzi che trovate su questo sito. Numerose sono le attività e gli eventi che il Consorzio promuove e propone: al centro vi è soltanto la riscoperta del territorio attraverso periodiche escursioni per sentieri che, spesso sconosciuti ai più, riportano alla luce antiche storie, ma anche il recupero delle eccellenze enogastronomiche territoriali, che meritano di essere apprezzate e conosciute su larga scala. A questo scopo va segnalato l’impegno dei produttori associati al Consorzio che vigilano attentamente sulla qualità dei loro prodotti, attenendosi rigidamente alla tradizione per assicurare genuinità e unicità ai consumatori.

Hanno un ruolo di primo piano anche i contatti e le collaborazioni che il Consorzio intrattiene con altri enti e associazioni, che condividono obiettivi comuni di salvaguardia e promozione ambientale. Punto forte dell’Associazione, l’impegno nei confronti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio municipale ai quali, gratuitamente e con non poco dispendio di energie, viene offerta la possibilità di visite guidate alla riscoperta delle caratteristiche del nostro immediato entroterra. Tra questi, una particolare menzione va riservata all’IPSSA Nino Bergese, al quale il Consorzio è legato da un’autentica condivisione di interessi, connessi al recupero della tradizione enogastromica e alla produzione locale, Frequenti anche i contatti a livello accademico con alcune Facoltà dell’Ateneo genovese, grazie ai quali è possibile organizzare annualmente il Convegno di Economia locale, che consente di fare il punto sulla situazione del nostro sistema produttivo.